FilmUP.com > Forum > Tutto Cinema - il mestiere dell'attore
  Indice Forum | Registrazione | Modifica profilo e preferenze | Messaggi privati | FAQ | Regolamento | Cerca     |  Entra 

FilmUP Forum Index > Cinema > Tutto Cinema > il mestiere dell'attore   
Vai alla pagina ( Pagina precedente 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 )
Autore il mestiere dell'attore
AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 16-01-2007 16:39  
Insomma, impossibile fare un film-teatro, non ci riuscirebbe nemmeno il più cane dei registi... (eccezione fatta per il Von Trivial).

Con buona pace di Bresson che pure ci ha ragione.
_________________
"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

  Visualizza il profilo di AlZayd  Invia un messaggio privato a AlZayd  Vai al sito web di AlZayd    Rispondi riportando il messaggio originario
AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 16-01-2007 16:56  
quote:
In data 2007-01-16 14:56, sandrix81 scrive:
quote:
In data 2007-01-16 12:47, AlZayd scrive:
E infatti Lamberto Maggiorani recita ugualito a Laurence Oliver ed Enzo Stajola come Shirley Temple..,

E allora fanculo anche a Rossellini, Visconti, Truffaut, Vigo, Bunuel...

ma invece no, ognuno di questi è un caso diverso (al limite si potrebbero accostare truffaut e vigo, ma proprio per sommi capi) ma è evidente che nessuno di questi è riconducibile a quanto dicevo. in ognuno le intenzioni attoriali sono strettamente funzionali al tono del film e al dispiegarsi della poetica portata avanti.

cosa che inevitabilmente non può accadere con la coppia desica-zavattini, un discreto regista di genere e un teorico non solo in ritardo di decenni, ma anche un po' ottuso.
il bambinetto poi (il paragone con la temple non è mica del tutto campato in aria) è assolutamente inguardabile. ma non è certo colpa sua...




Bello mio, tu sparavi a zero sugli attori presi per strada tout court, ed io precisavo che è uno sport praticato da molti registi, tra cui quelli che ho citavo. Certo, ciascuno usava questo "strumento" in maniera "strettamente funzionali al tono del film e al dispiegarsi della poetica portata avanti", cosa che fa anche De Sica.

Vabbè.., inutile seguitare a discutere su De Sica e Ladri di biciclette (autore e film amatissimi anche da grandi registi, e cineasti/critici, e come vale e pesa sta cosa!) solo non vedo perchè e a cosa giunge fuori tempo massimo. Il film è del '48, subito dopo la guerra - prima, grazie a all'"eccellenza" che sotto sotto mi sa che non ti sta in cagnesco... non era possibile in Italia realizzare film del genere - prima della nouvelle vague, dopo Vigo.., contemporaneo di Rossellini di Paisà, Roma città aperta, Sgtromboli, ecc; e non mi dire che Rossellini non fosse retorico, morale.., fatta salva la sua sublime cifra estetica che il tutto trasfigura. Ladri di biciclette non ha minor dignità artistica e poetica dei film di tali autori. Poi confondi il bimbetto con la temple, e davvero non è colpa tua...
_________________
"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

  Visualizza il profilo di AlZayd  Invia un messaggio privato a AlZayd  Vai al sito web di AlZayd    Rispondi riportando il messaggio originario
sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 16-01-2007 16:58  
quote:
In data 2007-01-16 16:39, AlZayd scrive:
Insomma, impossibile fare un film-teatro, non ci riuscirebbe nemmeno il più cane dei registi... (eccezione fatta per il Von Trivial).

Con buona pace di Bresson che pure ci ha ragione.


aridaje... eddai su, scambiare Dogville per un film-teatro vuol dire non averlo guardato. è più o meno lo stesso errore che si potrebbe fare applicando la stessa definizione a Quei loro incontri.
il cinema non è teatro nel momento in cui genera senso attraverso il linguaggio che gli è proprio. pertanto Dogville è forse il film più antiteatrale che abbia mai visto, perché l'impianto scenico è teatrale, la recitazione è teatrale, il profilmico è teatrale, ma comunica col linguaggio del cinema.

_________________
Murphy era un ottimista.

[ Questo messaggio è stato modificato da: sandrix81 il 16-01-2007 alle 16:59 ]

  Visualizza il profilo di sandrix81  Invia un messaggio privato a sandrix81  Vai al sito web di sandrix81    Rispondi riportando il messaggio originario
sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 16-01-2007 17:00  
quote:
In data 2007-01-16 16:56, AlZayd scrive:
Bello mio, tu sparavi a zero sugli attori presi per strada tout court,

ah e poi sono io che leggo solo quello che voglio leggere?
_________________
Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina.

  Visualizza il profilo di sandrix81  Invia un messaggio privato a sandrix81  Vai al sito web di sandrix81    Rispondi riportando il messaggio originario
oronzocana

Reg.: 30 Mag 2004
Messaggi: 6056
Da: camerino (MC)
Inviato: 16-01-2007 17:23  
quote:
In data 2007-01-16 16:58, sandrix81 scrive:
quote:
In data 2007-01-16 16:39, AlZayd scrive:
Insomma, impossibile fare un film-teatro, non ci riuscirebbe nemmeno il più cane dei registi... (eccezione fatta per il Von Trivial).

Con buona pace di Bresson che pure ci ha ragione.


aridaje... eddai su, scambiare Dogville per un film-teatro vuol dire non averlo guardato. è più o meno lo stesso errore che si potrebbe fare applicando la stessa definizione a Quei loro incontri.
il cinema non è teatro nel momento in cui genera senso attraverso il linguaggio che gli è proprio. pertanto Dogville è forse il film più antiteatrale che abbia mai visto, perché l'impianto scenico è teatrale, la recitazione è teatrale, il profilmico è teatrale, ma comunica col linguaggio del cinema.





ok, ma non credi che per essere considerato un film antiteatrale avrebbe dovuto centralizzare il ruolo del montaggio al fine di farne il protagonista? Il cinema si esprime attraverso il montaggio e solo distruggendo il ruolo di quest'ultimo, attraverso la transmutazione del mezzo, si sarebbe pututo considerare Dogville come antiteatro puro. Che io ricordi, Von Trier non fa ciò, quindi potrebbe essere eventualmente considerato un intreccio sperimentale tra le due arti o forse nemmeno quello.

_________________
Partecipare ad un'asta, se si ha il Parkinson, può essere una questione molto costosa.
Michael J. Fox
---------
Blog

  Visualizza il profilo di oronzocana  Invia un messaggio privato a oronzocana     Rispondi riportando il messaggio originario
AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 16-01-2007 17:34  
quote:
In data 2007-01-16 05:01, sandrix81 scrive:
comunque questo topic mi ha fatto venire in mente che prendere attori dalla strada per farli recitare in maniera del tutto innaturale, caricando loro e i loro personaggi di drammaticità quasi - appunto - teatrale, è una vera merda.
quindi affanculo un'altra volta a ladri di biciclette.




E avevi ragione nell'incipit, salvo scivolare nella conclusione.


_________________
"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

  Visualizza il profilo di AlZayd  Invia un messaggio privato a AlZayd  Vai al sito web di AlZayd    Rispondi riportando il messaggio originario
AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 16-01-2007 17:50  
quote:
In data 2007-01-16 16:58, sandrix81 scrive:
quote:
In data 2007-01-16 16:39, AlZayd scrive:
Insomma, impossibile fare un film-teatro, non ci riuscirebbe nemmeno il più cane dei registi... (eccezione fatta per il Von Trivial).

Con buona pace di Bresson che pure ci ha ragione.


aridaje... eddai su, scambiare Dogville per un film-teatro vuol dire non averlo guardato. è più o meno lo stesso errore che si potrebbe fare applicando la stessa definizione a Quei loro incontri.
il cinema non è teatro nel momento in cui genera senso attraverso il linguaggio che gli è proprio. pertanto Dogville è forse il film più antiteatrale che abbia mai visto, perché l'impianto scenico è teatrale, la recitazione è teatrale, il profilmico è teatrale, ma comunica col linguaggio del cinema.

_________________
Murphy era un ottimista.

[ Questo messaggio è stato modificato da: sandrix81 il 16-01-2007 alle 16:59 ]



Per ora ti posso solo dire che conosco e mi aggrada di più il prosecco... Dogville l'ho visto e ne ho parlato nel mio blog in un confronto con Pietro e Mattia, riporto un passaggio, sul teatro:
"La spoglia scenografia di tipo teatrale, teatro brechtiano, che ricorda inoltre le prime sequenze di Le valigie di Tulse Luper di Peter Greenaway (case senza muri e dentro/fuori un’umanità affastellatala e promiscua, nascosta/scoperta), ed anche gli allestimenti spesso in voga nei teatri dell’opera musicale, avrà anche il suo fascino al primo impatto, e comunque fino a quando non ci accorgiamo di trovarci non esattamente di fronte ad un allestimento originale. Dogville è un riproporre lo stesso modulo narrativo/figurativo, senza soluzione di continuità, in assenza di significativi sviluppi della messinscena . Tarato il suo obiettivo su tre o quattro tecniche di ripresa (zoom, macchina a mano, inquadrature dall’alto, primi e primissimi piani), il regista da lì non schioda e tira la corda ostentando per circa 180 minuti circa la stessa inquadratura. La noia è sempre in agguato. La drammaturgia ha infine la meglio sul cinema; il teatro filmato sull’inquadratura fotogenica. "

Teatro filmato, non appartiene di Hulliet/Straub che è metacinema, nè a Bergman... quantunque tu abbia sostenuto che il Settimo Sigillo lo sia... se non ricordo male.
_________________
"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

  Visualizza il profilo di AlZayd  Invia un messaggio privato a AlZayd  Vai al sito web di AlZayd    Rispondi riportando il messaggio originario
sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 16-01-2007 22:16  
mo non va bene manco profilmico?
_________________
Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina.

  Visualizza il profilo di sandrix81  Invia un messaggio privato a sandrix81  Vai al sito web di sandrix81    Rispondi riportando il messaggio originario
nicola777

Reg.: 07 Gen 2004
Messaggi: 413
Da: Sestu (CA)
Inviato: 17-01-2007 00:20  
Penso che se si vuole parlare della visione di Von Trier sull' attore e sul (suo) cinema, bisogni leggere il testo scritto per l'ultima variazione. Una lettera scritta dal danese e indirizzata a se stesso, fatta leggere a Jørgen Leth.

Mio caro, carissimo imbecille Lars.
Eri proprio convinto che saresti riuscito a farmi lo sgambetto, vero?
Spero che adesso tu capisca meglio tutto quanto. Se non altro, hai avuto più di un paio di giorni a disposizione.
Hai detto di non avere in mente un piano preciso per Le cinque variazioni. Però avevi una teoria.
Io so che cosa pensavi. Pensavi “Ecco questo è Jørgen. Che genere di individuo è? Jørgen è un poveraccio, è proprio come me”, hai pensato. Aveva fatto persino un film al quale ti sentivi legato da un parentela strettissima. Ne eri convinto. E allora devo essere anche imparentato con Jørgen, hai pensato. E così come volevi essere castigato tu, adesso volevi castigare Jørgen. E’ stato un attacco personale. E non venire a contraddirmi, hai pensato: “E’ semplicissimo, Jørgen vuole nascondere il proprio essere umano dietro questa provocatoria e perversa perfezione. Vuole nascondere tutta la sua paura e rassegnazione dietro una finzione personale, costruita con una serie infinita di completi di Armani appesi alle grucce, che lo riparano nei mesi di depressione che passa nel palazzo di Haiti.
E così Jørgen lascia che sia il fulcro dello storico colpo d’ala di Hemingway e Sartre a spazzar via il disagio e quella sfottuta insicurezza al Cafè Flor, perché in realtà è lui che non ha il coraggio di volare. Sono riuscito a beccarlo…”
Sei stato arrogante Lars, però capisco che eri mosso da buone intenzioni. Volevi scavare fino ad arrivare all’urlo. Hai pensato: “ Con un po’ d’aiuto riusciremo farglielo tirare fuori… Jørgen è un uccello bellissimo.” hai pensato, “Solo che non osa crederci. Ci penserò io a fargli spiccare il volo.”. Ecco che cosa hai pensato, Lars. E allora ti sei messo a dare ordini, a imporre divieti con mano pesante, per sviare, per perforare la mia corazza.
“Potremmo, per esempio, sviare Jørgen, facendogli fare questo film.”
Così l’essere umano perfetto fa un film.
“Guardatelo adesso, sta facendo un film. Sicuramente si tradirà. Oppure, se provassi a provocarlo? Riprendilo adesso, mentre ha la guardia alzata. E dopo sicuramente riusciremo tutti a vedere dov’è la voragine.”
Ma per quanto bizzarro potesse essere il suono del clarinetto che accompagnava queste immagini, non sei riuscito a vedere dietro gli occhi. Per quanto ti sia addentrato nella struttura del film, non sei riuscito -per quanto lo volessi- a penetrare con lo sguardo sotto la pelle della mano, fino ai nervi e ai capillari più profondi e più fragili.
Non è emerso niente. Non è servito a niente. Non sono uscito barcollante dalle rovine per ringraziarti, Lars.
Però adesso come adesso mi hai beccato. Questo testo l’hai scritto tu, e mi hai costretto a leggerlo. E allora facciamola finita.
Caro Lars, grazie per gli impedimenti. Mi hanno insegnato a vedermi per quello che sono, un miserabile essere umano, umano. Tento, come fanno gli esseri umani, di ingannare me stesso e il mondo perché non lo voglio ammettere. Il mio è un espediente a buon mercato e lo ripeto all’infinito.
L’ho escogitato molto tempo fa di limitarmi a raccontare quello che vedo e nient’altro, e continuo a farlo. Come il prigioniero di guerra che sotto interrogatorio continua a ripetere grado e numero di matricola senza aggiungere nient’altro.
Per me i sentimenti sono troppo pericolosi.
Chissà che il mondo e io stesso non la beviamo…
Io la chiamo Arte.
Ma in realtà sono sicurissimo di non saper combinare niente. E faccio tutto questo soltanto per riuscire a sopportarmi.
I miei film sono un bluff e un nascondiglio, Lars.
Grazie, per avermi castigato in modo così affettuoso, Lars.
Però ti ha fatto piacere ascoltare queste parole. Cambiano qualcosa?
Infatti avrai pensato che quando si mettono le parole in bocca agli altri, forse lo si fa per evitare di dirle.
No, non cambia niente e tu lo sai.
La tua teoria non ha retto, Lars. La tua missione pedagogica è fallita.
Anzi, per ogni ostacolo mi tremava sempre meno la mano. Diventavo sempre più sicuro di me, via via che ci allontanavamo dall’essere umano. Che in realtà era il tema del mio primo film. Per tutti tranne che per te.
E anche se dici che ero io a non osare o a non riuscire ad arrivare a tutto quello che nascondo in modo tanto disonesto ed elegante e che tu ti illudi sia tanto prezioso, non serve a niente.

Il disonesto sei stato tu, Lars. Perché hai visto solo quello che volevi vedere.
Lo scetticismo che nutrivi per te stesso, doveva ad ogni costo applicarsi anche a me.
Volevi smascherarmi.
E invece hai smascherato te stesso.
Volevi rendermi umano, ma tesoro mio, non vedi che è quello che sono?
E mi hai coinvolto nel gioco.
Ma hai fatto l’errore che mi mettessi sulla difensiva e, come sappiamo tutti, in realtà è l’aggressore che si mette a nudo.
E’ così.
Ti sei sbagliato.
E per quanto tu desiderassi il contrario, sono stato io a fare lo sgambetto a te.
E sei caduto lungo disteso.
Come cade l’essere umano perfetto? ecco, l’essere umano perfetto cade così

_________________

  Visualizza il profilo di nicola777  Invia un messaggio privato a nicola777    Rispondi riportando il messaggio originario
AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 18-01-2007 00:16  
Che pippata mentale! Quali autoreferenziali artefazioni!
_________________
"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

  Visualizza il profilo di AlZayd  Invia un messaggio privato a AlZayd  Vai al sito web di AlZayd    Rispondi riportando il messaggio originario
HistoryX

Reg.: 26 Set 2005
Messaggi: 4234
Da: cagliari (CA)
Inviato: 19-01-2007 11:13  
va beh in quel lato vi assomigliate parecchio.
_________________
[ Nessuno è più schiavo di colui che si ritiene libero senza esserlo. (Johann Wolfgang Göethe) ]

  Visualizza il profilo di HistoryX  Invia un messaggio privato a HistoryX    Rispondi riportando il messaggio originario
AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 19-01-2007 15:41  
quote:
In data 2007-01-19 15:40, AlZayd scrive:
Tu, da entrambi i lati, e pure qualcuno di più, assomigli sempre più al te stesso mediocre. All'origine del tuo sarcasmuccio un po' paonazzo.



_________________
"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

  Visualizza il profilo di AlZayd  Invia un messaggio privato a AlZayd  Vai al sito web di AlZayd    Rispondi riportando il messaggio originario
HistoryX

Reg.: 26 Set 2005
Messaggi: 4234
Da: cagliari (CA)
Inviato: 22-01-2007 09:08  
ma io dicevo sul serio...e non era nemmeno un'offesa.
_________________
[ Nessuno è più schiavo di colui che si ritiene libero senza esserlo. (Johann Wolfgang Göethe) ]

  Visualizza il profilo di HistoryX  Invia un messaggio privato a HistoryX    Rispondi riportando il messaggio originario
AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 23-01-2007 01:21  
quote:
In data 2007-01-22 09:08, HistoryX scrive:
non era nemmeno un'offesa.




Infatti, impossibile...
_________________
"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" - L. Buñuel

  Visualizza il profilo di AlZayd  Invia un messaggio privato a AlZayd  Vai al sito web di AlZayd    Rispondi riportando il messaggio originario
Valshar160


Reg.: 18 Gen 2007
Messaggi: 70
Da: Pisa (PI)
Inviato: 23-01-2007 07:14  
quote:
In data 2007-01-16 16:39, AlZayd scrive:
Insomma, impossibile fare un film-teatro, non ci riuscirebbe nemmeno il più cane dei registi... (eccezione fatta per il Von Trivial).

Con buona pace di Bresson che pure ci ha ragione.

pienamente d'accordo!



  Visualizza il profilo di Valshar160  Invia un messaggio privato a Valshar160    Rispondi riportando il messaggio originario
Vai alla pagina ( Pagina precedente 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 )
  
0.128206 seconds.






© 1999-2020 FilmUP.com S.r.l. Tutti i diritti riservati
FilmUP.com S.r.l. non è responsabile ad alcun titolo dei contenuti dei siti linkati, pubblicati o recensiti.
Testata giornalistica registrata al Tribunale di Cagliari n.30 del 12/09/2001.
Le nostre Newsletter
Seguici su: